Perfettipietro utilizza la luce, in particolare il neon, come un alfabeto luminoso che trasforma lo spazio in un dialogo sospeso. Il neon diventa un linguaggio di segni che destabilizzano, interrogano invece di affermare. Le sue opere oscillano tra fisicità e intangibilità, tra forma e significato precario, creando un teatro della percezione dove il vuoto è un campo di risonanza. Nella galleria The Ramp, il neon frammenta la linearità e ridefinisce la prospettiva, invitando il visitatore a negoziare il proprio movimento in uno spazio dove il confine tra realtà e riflesso è continuamente sfumato.
The Ramp